mercoledì 28 gennaio 2015

Breaking Bad, la malattia, la chimica e la necessità.


Ciao a tutti, so che arrivo in ritardo, ma solo in questi giorni ho iniziato a vedere questa fantastica serie e ne sono incredibilmente entusiasta: c'è molto di quello che desidero vedere al cinema e in TV. Quando ero studente universitario i parametri che adottavo per giudicare un film erano: blood(ce n'è tanto), pain(tantissimo), sex(non molto, almeno nella prima stagione) and violence(abbonda anche questa).  Questi punti ancora oggi li tengo in considerazione, ma ne cerco anche altri: ironia(sempre presente in questa serie), contrasti tra bene e male, dilemmi della vita, capacità di superare le difficoltà che si pongono.
Il signor White è un professore di chimica di 50 anni, che conduce una vita normalissima. Adora la sua professione e la sua famiglia, composta da una moglie, un figlio adolescente con un handicap e un altro in arrivo. Dopo la scuola lavora in un autolavaggio, dove il gestore spesso lo tratta male e lo umilia. E' un uomo debole, diremmo, tanto che  suo cognato, un poliziotto della DEA gli prende il posto spesso per quanto riguarda l'educazione del figlio.
Poi, arriva il cancro ai polmoni, una malattia terribile: i medici gli danno due anni di vita. Questo, unito al caso(l'aver visto di persona quanti soldi si possano fare vendendo droga) innesca una reazione chimica: il signor White cambia e decide di passare ''al lato oscuro della forza''. Inizia a produrre metanfetamina insieme ad un suo ex allievo, perchè vuole aiutare la sua famiglia: nei due anni che gli rimangono vuole accumulare tanti soldi da lasciare loro.
La  prima puntata è incredibile, succede di tutto. Uccide per legittima difesa già la prima persona. Ma proprio le prime morti, causate dall'inesperienza, non lo intimoriscono e comprende di non voler uccidere più: vuole solo diventare un ottimo narcotrafficante.
A me la serie piace molto e a voi? I due attori principali sono bravissimi. La regia e il montaggio sono molto vivaci, con continui flash back e flashforward. Devo dire che il creatore, Vince Gilligan è stato molto originale: be era uno degli sceneggiatori di X-Files, non per altro una delle altre mie serie preferite.
Mi manca l'ultima puntata della prima stagione: quindi qui ne parleremo ancora...

lunedì 26 gennaio 2015

Firenze tra fiorentina e lampredotto

Questo week end sono stato a Firenze insieme ad amici di vecchia data e ho trascorso una due giorni fantastica tra arte e buon cibo. Ho mangiato un'ottima fiorentina presso l'ANTICA TRATTORIA DA TITO. Devo dire che il posto merita perchè è molto accogliente, con il personale gentile e alla mano, la musica di sottofondo è vivace e il cibo è veramente squisito. In particolare mi son rimasti impressi i crostini con il patè di fegato di pollo e la fiorentina che era succulenta e tenerissima. Veramente un'esperienza unica, poi condita con dell'ottimo chianti.
A Firenze non si può non mangiare il lampredotto, che ho scoperto essere il tipico cibo da strada del posto. Devo premettere che a me non piace la trippa, ma il lampredotto è qualcosa che va oltre: pieno di sapori. Io l'ho mangiato IN ZIMINO, cioè condito con verdure e pomodoro. E' un piatto molto saporito, che ho gustato piacevolmente in compagnia: devo dire che lo stomaco della mucca condito in quel modo mi è piaciuto tantissimo. In più era tenerissimo, a differenza della ben più conosciuta trippa, almeno nelle versioni che io ho mangiato in passato. L'unico problema è che come dicono a Roma, il lampredotto ''Te se ripropone'' per un bel pò di ore dopo.

Finalmente l'ho fatto!!!

Ciao a tutti, erano anni che ci pensavo, ma non ne ero stato mai completamente convinto. All'inizio avevo pensato solo ad un blog di cinema, poi invece ho pensato ad un blog di cucina in cui pubblicare le mie ricette. Così ho deciso di coniugare queste due passioni e di creare finalmente un unico blog. Scriverò di cinema e serie TV: dei film che guardo al cinema, o di quelli che guardo in TV o da me in possesso. Scriverò di cibo, non solo delle mie ricette, ma anche di piatti che mangio fuori oppure da da amici.