domenica 31 maggio 2015

Humandroid

  I film di fantascienza mi piacciono molto, soprattutto quelli che pongono interrogativi di tipo etico ed esistenziale. Questo sono andato a vederlo con Ivan, mio carissimo amico e  un grande appassionato del genere. Il film è diretto da Neil Blomkamp, lo stesso di District 9, che dopo il flop di Elysium è tornato a girare in Sudafrica, cosa a noi gradita per la diversità dell'ambientazione rispetto ai film hollywoodniani.
  Come in District 9 siamo a Johannesburg in un futuro molto prossimo, però questa volta non ci sono gli alieni come protagonisti, ma i robot che permettono all'uomo di controllare il crimine dilagante nella città. In questo contesto un giovane ingegnere(Dave Patel) crea Chappie, un tenero robot che assomiglia ad un cucciolo nel modo di fare, ingenuo e facilmente influenzabile. Così mentre il padre naturale gli insegna le arti, la scienza e a rispettare il prossimo, il padre adottivo gli insegna a delinquere per trarne profitto.
  Il film è più d'azione che di concetto e  in questo è simile a Robocop. Pone l'interrogativo se sia possibile considerare umana un'intelligenza artificiale: l'uomo sarebbe in grado di rispettare i sentimenti di una macchina? Ci si può affezionare ad una macchina fino al punto da considerarla un proprio figlio? Io aggiungo, ci si  potrebbe innamorare di essa? 
  Ivan mi ha consigliato di vedere Trascendent, ma io prima o poi ci voglio aggiungere anche Metropolis e rivedere Blade Runner e 2001: odissea nello spazio.
  Il piatto che abbino a questo film è il bunny chow tipico del Sud Africa, non l'ho mai assaggiato, ma mi piacerebbe molto: è uno stufato di carne al curry servito dentro mezza forma di pane.


  





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