Questa è una commedia leggera, ma non banale, che parte da un dilemma:''meglio avere un figlio gay o prete?''. Il nucleo narrativo del film si basa sul confronto tra Tommaso(Marco Giallini), affermato cardiochirurgo e Pietro(Alessandro Gassman), giovane prete di periferia.
Razionalità e fede si confrontano: Tommaso col suo modo di fare superbo, fa piazza pulita degli affetti attorno a sè, invece Pietro avvicina alla religione molti giovani grazie ad un colloquialità che definirei da borgataro-santone.
Nella recitazione ho preferito Marco Giallini a Gassman, ma devo dire che mi dolgo di non aver visto ancora i migliori film di quest'ultimo. Brava nella parte di Carla, la moglie di Tommaso, Laura Morante, che interpreta una donna oramai depressa e alcolizzata distrutta nei suoi ideali di ex pasionaria dalla personalità ingombrante del marito.
Il piatto che associo a questo film è un semplice pane e pomodoro, condito con dell'ottimo olio extravergine di oliva e origano profumato: ingredienti semplici ma divini.
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